La corretta valorizzazione delle transazioni all’interno del medesimo gruppo societario rappresenta un elemento cruciale per il rispetto delle norme di separazione contabile e funzionale, essenzialmente mirate a promuovere la concorrenza e a impedire discriminazioni e trasferimenti incrociati di risorse tra attività e tra comparti.

A questo scopo la normativa richiede che per ciascun servizio scambiato venga effettuata una valorizzazione in base al principio del prezzo di libera concorrenza tra le parti o di valore normale e che sia conservata ampia ed analitica documentazione idonea a comprovare il rispetto delle norme previste.

Il nostro team di consulenti, coniugando pluriennale esperienza in materia di unbundling con competenze trasversali in ambito corporate governance e grazie ad un approccio integrato, è in grado di supportare le imprese in tutte le fasi di progettazione, implementazione, verifica e monitoraggio del sistema dei contratti intercompany, assicurando la conformità nel pieno rispetto degli equilibri di gruppo.

Nel corso degli ultimi anni, i nostri consulenti hanno sviluppato decine di progetti aventi l’obiettivo di rendere conformi le transazioni intercompany all’interno di primari Gruppi societari, utilizzando le specifiche tecniche definite dall’Autorità e indicate nel Manuale di Contabilità Regolatoria.

L’Autorità consente infatti per la verifica dei prezzi degli scambi intercompany l’utilizzo dei metodi indicati dalle linee guida fornite dall’OCSE sui prezzi di trasferimento, fra cui:

  • il metodo del CUP ovvero il confronto con i prezzi di mercato;
  • il metodo del Cost Plus, più idoneo nel caso in cui non siano soddisfatte tutte le condizioni per la corretta applicazione del metodo del CUP.