Decreto FER1 | Incentivi per le energie da fonti rinnovabili

È stato pubblicato in G.U.R.I. n. 186 del 09/08/2019 l’atteso nuovo decreto “Incentivazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti eolici on shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione” per l’incentivazione della produzione elettrica da fonte rinnovabile.

Pur conservando le modalità di incentivazione del precedente Decreto Ministeriale 23 giugno 2016 a cui vengono fatti numerosi rimandi, il provvedimento contiene elementi di novità a partire, per esempio, dalle fonti rinnovabili incentivate che sono limitate all’eolico on shore, al fotovoltaico, agli impianti a gas residuati da processi di depurazione, agli impianti idroelettrici ad acqua fluente, a bacino o a serbatoio.

L’accesso agli incentivi sarà possibile attraverso la partecipazione a procedure di iscrizione a Registri (per impianti di potenza inferiore al MW) o a procedure d’Asta al ribasso (per gli impianti di potenza uguale o superiore al MW). A tali procedure potranno inoltre partecipare aggregati costituiti da più impianti appartenenti ai medesimi gruppi in base ai quali sono organizzati i bandi del GSE.

Scomparso l’accesso diretto agli incentivi per impianti di potenza inferiore a determinate soglie.

Tra i requisiti generali di accesso per tutte le tipologie di impianto troviamo:

  • data di inizio lavori successiva alla data di inserimento in posizione utile nelle graduatorie;
  • possesso dei titoli abilitativi alla costruzione e all’esercizio;
  • possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
  • registrazione dell’impianto nel sistema Gaudì validata dal gestore di rete.

Sono poi previsti alcuni requisiti specifici in base alla tipologia d’impianto e, nel caso di partecipazione alle procedure d’Asta, alcuni ulteriori requisiti finalizzati a garantire la solidità finanziaria ed economica dei soggetti titolari degli interventi.

Rispetto alla precedente normativa il livello di incentivazione è certamente ridotto ma rimane interessante per impianti di piccola taglia.

L’incentivo spettante può essere ridotto:

  • dell’1% ogni anno, fino alla data di entrata in esercizio, decorsi 15 mesi dalla data di comunicazione di esito positivo delle procedure di asta e registro;
  • in caso di mancato rispetto dei tempi massimi di entrata in esercizio previsti dal decreto;
  • nel caso di ottenimento di contributi in conto capitale;
  • del 20% nel caso di impiego di componenti rigenerati;
  • del 50% nel caso di trasferimento a terzi di un impianto iscritto a registro o aggiudicatario della procedura d’asta prima della sua entrata in esercizio e della stipula della convenzione con il GSE.

Inoltre, dal 2021 è prevista un’ulteriore riduzione delle tariffe incentivanti del 2% e del 5% in base al gruppo di appartenenza dell’impianto (A o B).

Il testo del decreto prevede alcune premialità per gli impianti fotovoltaici:

  • 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta per gli impianti realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit;
  • 10 €/MWh in più sulla quota di produzione netta consumata in sito per gli impianti di potenza fino a 100 kW installati sugli edifici.

Il GSE pubblicherà sette bandi per l’iscrizione ai Registri e la partecipazione alle Aste: la prima data prevista dal decreto per la pubblicazione del primo bando è il 30 settembre 2019 mentre l’ultimo bando sarà pubblicato il 30 settembre 2021. A tal proposito, il decreto stabilisce che l’accettazione delle richieste di partecipazione alle suddette procedure cesserà al raggiungimento della prima fra le seguenti date:

  1. la data di chiusura dell’ultima procedura prevista;
  2. decorsi 30 giorni dalla data di raggiungimento di un costo indicativo annuo medio degli incentivi di 5,8 miliardi di euro l’anno e considerando anche i costi dell’energia da impianti fotovoltaici incentivati ai sensi dello stesso decreto.

Per assicurarsi l’accesso ai nuovi incentivi è necessario partecipare con tempestività ed expertise ai bandi del GSE.

Utiliteam ti può supportare in questa attività, valutando con attenzione il business plan del tuo impianto o individuando, all’interno di un’articolata legislazione, le eventuali criticità che possono ostacolare il successo della tua iniziativa.